Dose rincarata per Alex Schwazer, che si è visto aumentare la squalifica di tre mesi, rispetto ai già concordati 3 anni e 6 mesi per la positività all’EPO durante in Giochi di Londra. Questa ulteriore aggiunta porterà la fine del periodo di squalifica al 29 aprile 2016, appena in tempo per provare ad agguantare un tempo papabile per la partecipazione a Rio 2016.
Schwazer è stato ritenuto colpevole per la violazione dell’articolo 2.3 delle norme sportive antidoping, ovvero l’elusione di un controllo antidoping, avvenuto secondo le autorità il 30 luglio 2012.
Schwazer non ha mai fatto mistero di voler partecipare alle prossime Olimpiadi, e mentre la Fidal ha posto come limite ultimo per la qualificazione tutto il 2015, il marciatore di Vipiteno ha detto che cercherà in tutti i modi di guadagnarsi la partecipazione, e se non sarà possibile, punterà ai Mondiali del 2017.
L’uso dell’EPO nel 2012, fu dettato da uno stato di depressione, ha precisato Schwazer, che col doping ha raggiunto il punto più basso ed infamante per uno sportivo, ma che con una tranquillità mentale diversa, sicuramente non avrebbe compiuto i gesti incriminati.
Starà alla procura e alla Fidal giudicare se, al ridosso delle Olimpiadi, dare o meno una possibilità ad Alex Schwazer.
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