NEWS: Tutti i nomi della Coppa Europa, da Lavillenie alla Klishina

Darya KlishinaRotti gli indugi, confermate le iscrizioni e preparati i bagagli, vediamo chi saranno i più rinomati dei nostri azzurri in terra russa a Cheboksary.

Come nella guerra dei 100 anni, i favoriti dei 100 uomini sono un francese ed un inglese: Christophe Lemaitre e Richard Kilty. Lemaitre è reduce dalla vittoria sui 200 ai Bislett Games, mentre Kilty dal fresco PB di 10”05 sui 100 m, staremo a vedere! Lemaitre ovviamente farà da alfiere francese anche nei 200m.

Tra le donne Asha Philip guarda tutte dall’altro nella gara d’onore dello sprint col crono stagionale di 11”10 anche se dovrà vedersela Yelizaveta Demirova e col suo 11”22, mentre sembra assolutamente superiore alle altre Dina Asher-Smith sui 200m, grazie allo stagionale di 22”30.


Nel giro della morte maschile non sembra apparire un vero e proprio dominatore, cosa che non si può dire per le donne, dove la francese Floria Guei si presenta con lo stagionale datato 2015 di 51”27.

Nel doppio giro della morte invece le cose si fanno interessanti, con ben due uomini sotto gli 1’44, ovvero Pierre Ambroise Bosse e Adam Kszczot, subito dopo viene proprio il nostro azzurro Giordano Benedetti; la gara femminile presenta un lussuosissimo tempo di 1’58”75, appartenente ad Anastasiya Bazdyreva.

Può essere una grande occasione Joao Neves Bussotti junior, infatti il treno da prendere è veloce, con a capo due atleti da 3’36” stagionale sui 1500 m: Adel Mechaal e Samir Dahmani.

Potrà dire la sua anche Stefano la Rosa nei 3000m , dove in una gara tattica magari ci può spuntare la medaglia del colore più rinomato, stando attenti al capofila Richard Ringer (7’50″99).


Si presenta invece come una delle favorite Margherita Magnani sui 3000m donne, ricordandosi però che la norvegese Elisabeth Angell Bergh, l’atleta col PB migliore, non ha ancora corso la misura quest’anno.

Andiamo un attimo sulla pedana dell’alto, dove Alessia Trost ritroverà diverse colleghe dei circuiti più importanti ovvero Ruth Beitia, Kamila Licwinko e Mariya Kuchina; Marco Fassinotti si presenta finalmente come capolista della classifica grazie al suo 2,33.

A dare grande lustro alla manifestazione ci sarà anche Le Roi Renaud Lavillenie, il quale presumibilmente inizierà a saltare quando gli altri hanno già riposto le aste.

Si salta in alto ma si lancia anche lontano, i tedeschi in particolare col peso, in cui presentano sia negli uomini che nelle donne: David Storl e Christina Schwanitz.


A senso unico sembra presentarsi il triplo femminile, con Yekaterina Koneva capace di saltare 15,04 quest’anno, così come lontano ha saltato anche il collega Aleksey Fyodorov col suo 17,42. Parla russo anche il collega più “corto” del salto triplo, infatti il salto in lungo viene capeggiato, almeno dalle iscrizioni da Aleksandr Menkov (8,27) e Darya Klishina (6,89).

Non sono assolutamente in dubbio gli strapoteri presenti nel martello, con Anita Włodarczyk e Pawel Fajdek che guardano tutti molto molto dall’alto, cosa che non si può invece dire nel disco dove, dalle iscrizioni, tutto può accadere.


Passiamo alla corsa con barriere, dove la primatista italiana Yadisleidy Pedroso avrà il suo bel da fare per aver ragione nei 400hs su Eilidh Child (54”84 SB), così come Leonardo Capotosti con Denis Kudryavtsev (49”18 SB).

Da seguire con trepidazione le gare degli ostacoli veloci, da cui spiccano nomi come Pascal Martinot Lagarde, Sergey Shubenkov, Cindy Billaud e Alina Talay.

Il signore del lancio del giavellotto in questa rassegna sembra essere senza dubbio Tero Pitkamaki, forte del suo 88,62.

In bocca al lupo azzurri!

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