MONDO : Anche Asafa Powell, Nesta Carter e Sherone Simpson nella rete dell’anti-doping

asafapowellGiornata nera per il mondo dell’atletica. Dopo la rivelazione di Tyson Gay risultato positivo ad un test anti-doping anche 5 atleti giamaicani hanno subito la stessa sorte.

Tutto è scaturito da un articolo pubblicato dal Jamaica Gleaner in cui veniva rivelato che 5 atleti della giamaica, 3 velocisti e 2 lanciatori, erano risultati positivi al doping. E’ partito subito il toto-doping. Un indizio che ha aiutato molto nella supposizione dei nomi era il fatto che due dei velocisti avevano vinto una medaglia d’oro alle olimpiadi (anche se considerando le staffette sono molti i giamaicani che hanno vinto un oro alle olimpiadi).

Bolt? Powell?


Il manager dell’attuale primatista mondiale ha subito dichiarato su Twitter che nessuno del gruppo di allenamento di Bolt è coinvolto nella vicenda scartando quindi molti nomi.

Ora tuttavia è arrivata la conferma dal Telegraph Sport. I tre velocisti coinvolti sono proprio Asafa Powell, Nesta Carter e Sherone Simpson.

A loro discolpa però arriva un aggiornamento del Jamaica Gleaner. Sembra infatti che la sostanza incriminata sia stata ingerita involontariamente dai tre velocisti durante un raduno di allenamento. Girano già voci infatti di una possibile causa legale contro il fornitore degli alimenti.

Asafa nel frattempo avvalora la totale involontarietà con un suo comunicato ufficiale.

Rimaniamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.

AGGIORNAMENTO: Nesta Carter è risultato estraneo alla vicenda.

Robert Prezioso/Getty Images

10 commenti su “MONDO : Anche Asafa Powell, Nesta Carter e Sherone Simpson nella rete dell’anti-doping

  1. Veramente amareggiato! Quali sono i veri tempi con cui gli atleti si devono confrontare? Imbrogliare è come rubare!
    LADRI !!!!

  2. Powell e Gay erano comunque “vecchi” se si fossero ritirati dopo Londra avrebbero avuto un glorioso ricordo…

  3. Non so perchè ma non mi stupisco….in Giamaica poi, una nazione con un numero di abitanti inferiore ad una grande metropoli non può produrre così tanti fenomeni. Qualcosa non va e non solo lì. Guardando i mondiali allievi in questi giorni c’è anche un altro tipo di “doping” di cui si parla e soprattutto si fa poco o niente, che riguarda l’evidente falsa età di alcuni partecipanti. Anche quello è un modo di imbrogliare gravissimo, soprattutto a danno di quegli atleti che veramente hanno 15, 16 o 17 anni….è ora di finirla!!!!

    1. Concordo in tutto e per tutto. Ho visto diplomi stranieri dove l’unica cosa che riusciva a vedere era la cornice del diploma, figurarsi cosa poteva esserci scritto. Guardando il viso di alcuni “ragazzi” il dubbio viene; eccome. Se poi osserviamo i risultati…

  4. Che schifo! è sempre triste sapere che un atleta di fama mondiale viene beccato che fa uso di doping, poi specialmente loro! Almeno speriamo che per Asafa sia stato un incidente..

  5. lui era l ultima persona da cui me l aspettassi !! il problema e che probabilmente ci sono altre persone che fanno uso di queste sostanze !!

  6. Se posso dire, ai mondiali non solo i giamaicani sembravano avere molto più di 17-18 anni ma anche keniani etiopi cinesi. Penso che una rete di controlli più distesa sulle varie fasce d’età servirebbe molto, per fare più chiarezza … di fianco mi sono trovato neri che avranno avuto moglie e figli !

    1. non puoi dire che tutti quei atleti hanno un età maggiore di quella che hanno, ci sono alcuni che hanno un età maggiore ma ci sono anche altri atleti che crescono molto più velocemente, io ho visto certi atleti della Germania e della Norvegia che sembravano avere almeno 21 anni non credo che il loro caso sia diverso da quello dei keniani solo perché provengono da paesi sviluppati.

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